Brano: [...]to un’azione concentrica che causò lo sfaldamento delle unità. In seguito, nuovamente organizzatesi le formazioni di Mauri nel settore MonregaleseLanghe, la valle Corsaglia fu compresa nel territorio controllato dalle Brigate Autonome (v.) costituenti il I Gruppo Divisioni Alpine. Infine la valle passò sotto il controllo della 3a Divisione Autonoma « Alpi », staccatasi dalle formazioni di Mauri e matrice del Gruppo Divisioni « R. » al comando di Piero Cosa.

Corsi, Ugo

N.a Firenze il 6.6.1913; meccanico.

Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1942 fu condannato dal Tribunale speciale a 25 anni di reclusione. Dopo l’sS.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, tra gli organizzatori della Resistenza a Firenze, ufficiale combattente nella Divisione Garibaldi « Arno », decorato di medaglia d’argento al valor militare.

Corsi, Vasco

N. in provincia di Pisa; caduto in combattimento in Francia nel maggio 1944. Trovandosi in Francia all'inizio della seconda guerra mondiale, dopo l'invasione tedesca fu tra i primi combat[...]

Brano: [...]ueste forze nasceranno la XI Divisione Garibaldi « Piemonte Cuneo », la XI Divisione « Piemonte Langhe » e la XIV Divisione « Langhe ». Sempre nelle Langhe si spostarono reparti dei primitivi nuclei partigiani di valle Casotto, guidati dal capitano Enrico Martini [Mauri), costituendovi le Brigate Autonome (v.), poi raccolte nel

I Gruppo Divisioni Alpine. Infine, nelle valli del Pesio e dell’Ellero presero a operare le formazioni al comando di Piero Cosa, più tardi costituite in « Gruppo Divisioni R ». Benché duramente impegnata dal nemico, la Resistenza cuneese conobbe, fra la tarda primavera e l’estate del 1944, un eccezionale impulso. A Barcelonnette (v.) fùrono stipulati accordi con i partigiani francesi della vicina valle dell’Ubaye e si giunse, con i patti di Saretto (valle Maira) del 31 maggio, a consacrare un’intesa ideale e pratica fra i due movimenti di resistenza, che sanciva anche il superamento della frattura causata dalla guerra fascista. Le brigate G.L., Garibaldi, Autonome e Matteotti occuparono posizioni estese del territorio[...]

Brano: [...]a trentina di compagni e quindi assegnato al confino nell’isola di Ventotene. Nel

1942 riuscì a sottrarsi alla sanzione e a raggiungere il gruppo antifascista cuneese, unendosi a Duccio Galimberti (v.).

Dopo 1*8.9.1943 ha partecipato alla

Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza cuneese. Ha combattuto nella banda « Italia Libera » e poi nel Gruppo divisioni autonome «Rinnovamento», da lui stesso organizzato insieme al capitano Piero Cosa nell’ambito del M.U.R.I..

Nel dopoguerra si è dedicato alla propaganda politica repubblicana e federalista.

P.Bu.M.Ca.

Giacuzzo, Riccardo

N. a Fiumicello (Udine) il 29.4. 1919; operaio dei Cantieri Riuniti di Monfalcone, (Gorizia).

Attivo antifascista, dopo I'8.9.1943 ha preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza. Tra i promotori del 1° Battaglione Garibaldi, ne divenne comandante. Successivamente venne designato comandante della Brigata d’assalto Garibaldi « Trieste » che guidò fino alla Liberazione.

Giambone, Eusebio

Medaglia d’oro al valor mili[...]

Brano: [...]onsistente, anche per la stretta sorveglianza nazifascista ivi esercitata, trattandosi di un punto strategico delle comunicazioni tra Piemonte e Liguria.

L’influenza più spiccata sull’orientamento dei giovani per aggregarsi alle unità partigiane l’ebbero naturalmente le formazioni gravitanti con proprie forze nei dintorni: cioè le Brigate Autonome (v.) guidate dal capitano Enrico MartiniMauri e la Divisione Autonoma « Val Pesio » comandata da Piero Cosa. In rapporto alla popolazione residente, il comune diede tuttavia l’alto contributo di 59 caduti nella Resistenza.

Monducci, Glauco

Gordon. N. a Reggio Emilia il 26.11. 1923; dirigente di azienda.

Patriota e politicamente indipendente, dopo I’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza modenese, entrando a far parte della 26a Brigata Garibaldi « Enzo Bagnoli ». Valoroso combattente, divenne comandante della squadra Gufo Nero, operante alle dipendenze della Missione militare inglese di collegamento. Partecipò all’assalto al Comando tedesco di Albinea ([...]

Brano: [...]o stabilite »: Garibaldi, G. L., Autonome, Matteotti.

Nonostante questa difformità dallo schema stabilito dal C.L.N. regionale piemontese, le Formazioni « R » ebbero rapporti e coinvolgimenti diretti con gli organi della Resistenza provinciali e regionali, con gli Alleati e con il governo del Sud. La loro attività fu guidata dal commissario di guerra (come preferiva chiamarsi, anziché commissario politico) Giocondo [Dino] Giacosa (v.), mentre Piero Cosa, capitano di complemento, ne era il comandante militare.

Partigiani della valle Pesio, tra cui (a/ centro) Piero Cosa e Dino Giacosa

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Brano: [...]e, alia guerra sul fronte grecoalbanese inquadrato nella Divisione di fanteria “Venezia”, I'8.9.1943 si trovava con il suo reparto nel Cuneese. Alla notizia dellarmistizio si diede alla macchia e si aggregò alla banda partigiana costituita a San Giacomo di Boves da Ignazio Vian. In seguito ai combattimenti del dicembre 1943gennaio 1944, che videro sfaldarsi questa formazione bovesana, entrò a far parte del raggruppamento facente capo al capitano Piero Cosa nella vai Pesio.

Ferito il 12.4.1944 nel corso di un’imboscata al Camino, dopo breve convalescenza tornò alla lotta fino alla Liberazione, raggiungendo il grado di comandante della Brigata “Valle Josina” dalla 3a Divisione “Alpi”.

P.Bu.M.Ca.

Rivarolo Ligure

Importante comune operaio prima della sua unificazione con Genova (v.), avvenuta nel 1926, Rivarolo ha avuto tra i suoi dirigenti il socialista Gaetano Barbareschi (v.), ha dato i natali a Primo Romolo Pai tenzona, dirigente nazionale dei sindacati cattolici, nonché ministro del Lavoro nel 194546, e ad Arturo Dellepiane (v.), c[...]

Brano: [...]nella Seconda guerra mondiale, sul Fronte occidentale e in Albania, meritò due medaglie d’argento al valor militare.

L’8.9.1943 prestava servizio nel Cuneese con il grado di capitano e, all’annuncio dell’armistizio, si diede alla macchia insieme ad alcuni altri militari siciliani sbandati, alla testa dei quali nel febbraio 1944 entrò a far parte della Banda “Valle Pesio”, operante neH’omonima valle alpina agli ordini del capitano degli alpini Piero Cosa. Dal giugno al dicembre

1944 ebbe il comando della Brigata “Valle Ellero” della III Divisione “Alpi” (v. Autonome, Formazioni). Nel gennaio 1945 fu designato comandante della V Divisione “Alpi” facente parte del Gruppo Divisioni Autonome “Rinnovamento” e operante nelle valli Pesio, Ellero e Mongia (v. Brigate Autonome), incarico che tenne fino alla liberazione di Mondovì. Fu successivamente comandante della piazza e della zona monregalese.

I! 25.4.1984, a riconoscimento dei suoi meriti, è stato insignito della cittadinanza onoraria dal Comune di Mondovì.

M.Gi.

Scionti, Francesco
[...]

Brano: Stura, Valle

Una riunione di comandanti partigiani nella “zona libera” di valle Stura. Da sinistra: Dante Livio Bianco, il maggiore inglese Tempie, Piero Cosa, Enrico Martini Mauri, Guido Verzone, Nuto Revelli, Ettore Rosa (1944)

sì accede attraverso il passo detto Colle della Maddalena (v.).

Il 20.9.1943 prese stanza In valle Stura e precisamente in località Paralup del vallone di Rittana, sul versante accosto alla valle Grana, un nucleo di militanti del Partito d’Azione organizzatosi nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre in valle Gesso, a Madonna del Colletto (Valdieri), sotto la guida di Duccio Galimberti (v.) e Dante Livio Bianco (v.). Da tale nucleo, originariamente costituito da una dozzina di partigiani ma giunto in vall[...]